E' vero che andare al Biologico a fare la spesa e fare attenzione, può comportare un aumento del costo della vita. Ma è anche vero che in parallelo dentro di voi, dovrebbe crescere il senso dell'impegno verso una scelta più attenta dei soldi che spendete. E non solo per risparmiare. Dovreste farlo anche per diminuire l'impatto ambientale che oggi il consumismo crea. Sembra difficile da credere, ma il consumismo è una delle cause maggiori della crescita dei problemi ambientali. E tutto quello che ruota intorno a noi, dalla pubblicità alla televisione, è fatto su misura per far crescere in noi uno smisurato desiderio di spendere soldi. Uno smisurato desiderio di comprare sempre l'ultimo modello di cellulare, la televisione più piatta, ma quale televisione... lo schermo cinema!!
Questo per farvi capire che se si presta un po' di attenzione nella spesa, non solo alimentare, diminuiremo senz'altro il nostro contributo alla distruzione del pianeta.
Uno dei consigli più banali che ho imparato in questo mio cammino di cambiamento, è di prendere sempre frutta e verdura di stagione. Per esempio in questo periodo si possono comprare le ciliegie, le fragole, le mele, le arance, i meloni, i cocomeri gli asparagi, i finocchi, le lattughe, le cipolle, la rucola, gli spinaci, le face, i fagiolini, i piselli e varie tipologie di pomodori!
E se volete proprio farla bene... quando andate a comperare queste cose, non vi fate attirare dai pacchi pre-confezionati al supermercato. Prendere voi la quantità giusta dagli espositori e pesatela, cercando di fare attenzione agli involucri di plastica che utilizzate. Io per esempio, quando prendo i meloni, attacco direttamente l'etichetta sul melone, evitando una busta. Così evitiamo, non solo il consumo di plastica, ma anche quelle vaschette che la contengono.
E... non lo dico solo per ridurre il consumo di plastica e involucri e confezionamenti vari, lo dico perchè la frutta e la verdura sfuse,.... COSTANO MENOOOOOOO
Un'altra cosa su cui fare attenzione è la provenienza delle cose che comprate. Io preferisco sempre controllare da un po' di tempo a questa parte, scegliendo le aziende più vicine. Per evitare anche numerosi trasporti in camion che stipano la merce e gli fanno percorrere chilometri e chilometri.
Io ho la fortuna di non vivere in città, e nei dintorni ho diversi contadini che hanno un banchetto accanto alle loro piantagioni. Cibo a chilometro zero. Quali prodotti migliori? Un'altra cosa su cui interessarsi, potrebbe essere quella di coltivare piantine di basilico o altre spezie in dei vasetti. Anche una persona con il pollice nero come me ci è riuscita! E ciò non è solo una fonte di risparmio, ma conferisce anche una buona dose di orgoglio nel vederle crescere!
Di cose e modi per risparmiare ce ne sono talmente tanti che bisognerebbe aprire un blog solo sul risparmio, ma un'altra cosa che mi viene in mente ora è sull'acqua. Non tutti hanno la fortuna di avere a disposizione l'acqua potabile, ma molto spesso, anche chi ce l'ha, va al supermercato a comprarla. Sapete cosa significa? Spendere soldi inutilmente, e mettere in giro ulteriore plastica che si potrebbe risparmiare! Ma poi... veramente veramente l'acqua nelle bottiglie di plastica vi piace? Pensateci bene... o è solo un altro dei convincimenti meccanici che ci vengono trasmessi? Quando io ero piccola, esisteva una categoria merceologica che non esiste più. Il vinaio. Era un negozio nel quale si andava molto spesso, e si prendeva l'acqua nelle bottiglie di vetro, restituendone i vuoti. Allora tutto forse aveva un senso... Un senso che ora, più non ha. I vinai non esistono più, avevano anche il vino e l'olio in delle grandi botti da vendere sfuso. Ora si chiamano Enoteche. E' più trendy. Il vinaio di quando ero piccola non c'è più.
Il latte... i detersivi e tanti altre cose in commercio, oggi si ha la possibilità di prenderli sfusi. Costano meno, e sapete perché? perché si risparmia sulla confezione, sulla pubblicità e su tante altre spese inutili che sovraccaricano il prezzo di un prodotto.
Con il divieto delle buste di plastica nei supermercati, moltissime persone si sono lamentate perché le buste che ci sono ora sono molto meno resistenti di quelle di prima. Per me è un'ottimo incentivo per evitare di prenderle! Ora si sta diffondendo una moda molto comoda. Quando vado a fare spesa in alcuni supermercati noto con grandissimo senso di comodità che spesso i commessi, mettono a disposizione di chi vuole delle comodissime scatole di cartone, in riciclo. Magari delle scatole che hanno aperto e prima contenevano i prodotti che ora sono sugli scaffali. Quando li vedo... sono la prima ad accaparrarmeli! I prodotti si impilano bene e non si schiacciano... si possono portare uova, e cose delicate con una comodità inaudita! Oppure... cari amici... la comodissima borsetta di cotone ecologico che si ripiega e tiene in borsa all'evenienza è una cosa molto utile! Avete notato quando costano le buste? Tantissimo! Evitiamo no? Anche per l'ambiente!
Ora la chiudo qui sennò potrebbe venire un articolo lunghissimo e interminabile :-) Però mi riprometto di riprendere l'argomento, perché interessa tantissimo anche me, come annotazione. Se avete altri suggerimenti e vorrete aiutarmi commentando l'articolo, io vi ringrazio! In primis per me, perché posso imparare e secondo perché mi aiutate a rendere questo spazio ancora più utile!
sabato 28 maggio 2011
giovedì 26 maggio 2011
Succo di agave
Zuccherare o non zuccherare? Questo è il problema.
Cercando di destreggiarsi tra salute e prodotti biologicamente sani e ecocompatibili, uno dei problemi che si presenta è come dolcificare gli alimenti; sia perchè lo zucchero bianco è molto calorico; sia perchè per ottenerlo viene sottoposto a tante lavorazioni che poco hanno a che fare con l'immagine candida e salutare dello zucchero.... anzi!
Accertato che ormai tutti i sanno che i dolcificanti con o senza aspartame sono di origine chimica e di certo poco salutari la situazione si complica ulteriormente.
Sabato scorso al negozio bio ho trovato un prodotto che non conoscevo:
Il succo di agave
Subito provato posso dire che è ottimo!
Certo non è senza calorie come i dolcificanti industriali, ma è molto meno calorico dello zucchero.
Non altera il sapore dei cibi (neanche del caffè a quanto dice mio marito), e nella sostanza è una buona alternativa per dolcificare i cibi e non consumare prodotti troppo lavorati.
Per chi volesse approfondire l'argomento riporto un link
lunedì 16 maggio 2011
Ricetta semplice e buona: Germogli di soia in padella
La mia amica Claudia, ci consiglia di provare questa ricetta!
I germogli di soia in padella... sono validi per una cena, un pranzo leggero o un contorno saporito
I germogli di soia in padella... sono validi per una cena, un pranzo leggero o un contorno saporito
Ingredienti per una persona:
1 confezione di germogli di soia (reparto ortofrutta non in scatola) da 150 gr
salsa di soia q.b.
1 cucchiaino di olio evo
¼ di bicchiere di brodo vegetale o acqua.
½ cucchiaino di farina
Mettere in un padellino antiaderente l'olio e i germogli,
quando l'olio si scalda aggiungere la salsa di soia (seguendo i propri gusti personali troppa però rende il piatto troppo salato) e la farina girare poco poco e mettere il brodo o l'acqua (è un operazione che va fatta rapidamente perchè la salsa di soia ha la tendenza a caramellare come lo zucchero) girare di tanto in tanto per non far attaccare i germogli di soia alla padella e dopo 5 minuti (o quando il liquido si è ascugato e si è formata una salsina) spegnere e mangiare caldi!
Si può fare più di una variante a questo piatto semplicissimo:
- Variante onnivora: prima di mettere i germogli di soia, si può mettere un fusello di pollo fatto a pezzettini dorarlo e proseguire con la procedura … si otterrà un pollo magro e gustosissimo che lega molto bene con i germogli
- Variante vegetariana: prima di mettere i germogli di soia far dorare le polpettine della valsoia e seguire come sopra per un tempo totale di 10 minuti. Gustosissime le polpettine in salsa!
Macrobiotico a Roma
L'altro giorno sono andata a cena a "un punto macrobiotico" in zona valle Aurelia a Roma. Non ci ero mai stata, ho scoperto una realtà molto carina.
Sui tavoli un bellissimo invito a tenere spenti i cellulari per non disturbare le persone ai tavoli accanto. Un personale molto carino con tanto di papillon rosso e molto cordiale ha fatto da cornice ad un locale molto umile nell'arredamento, senza fronzoli ne pezzi di design particolarmente lodevoli.
Premetto che c'erano nel menu delle pizze buonissime, ma che non ho preso :-) poiché mi sono buttata sui piatti del giorno... ossia una zuppa per iniziare, e poi un piatto diviso in porzioni con riso e carote, agretti, miglio, insalata e fagioli. Il tutto accompagnato da te verde. Posso dire che sono uscita da li molto soddisfatta, perché ho avuto il piacere di andare a cena fuori senza alzarmi dal tavolo con un mattone sullo stomaco e in colpa fino ai prossimi 3 giorni per la paura di smaltire la robaccia mangiata!
Non ho parlato ancora del prezzo... una cosa da non sottovalutare di questo periodo! Facendo la tessera, che paghi solo 5 euro l'anno, paghi solo 9 euro, vogliamo paragonarlo ad una serata qualsiasi in pizzeria? Se raddoppi questa cifra ti va anche bene!
Mercoledì vorrei replicare, portandoci le amiche del cinema. C'è anche la presentazione di un libro sugli alberi...
Lo consiglio a tutti!
Sui tavoli un bellissimo invito a tenere spenti i cellulari per non disturbare le persone ai tavoli accanto. Un personale molto carino con tanto di papillon rosso e molto cordiale ha fatto da cornice ad un locale molto umile nell'arredamento, senza fronzoli ne pezzi di design particolarmente lodevoli.
Premetto che c'erano nel menu delle pizze buonissime, ma che non ho preso :-) poiché mi sono buttata sui piatti del giorno... ossia una zuppa per iniziare, e poi un piatto diviso in porzioni con riso e carote, agretti, miglio, insalata e fagioli. Il tutto accompagnato da te verde. Posso dire che sono uscita da li molto soddisfatta, perché ho avuto il piacere di andare a cena fuori senza alzarmi dal tavolo con un mattone sullo stomaco e in colpa fino ai prossimi 3 giorni per la paura di smaltire la robaccia mangiata!
Non ho parlato ancora del prezzo... una cosa da non sottovalutare di questo periodo! Facendo la tessera, che paghi solo 5 euro l'anno, paghi solo 9 euro, vogliamo paragonarlo ad una serata qualsiasi in pizzeria? Se raddoppi questa cifra ti va anche bene!
Mercoledì vorrei replicare, portandoci le amiche del cinema. C'è anche la presentazione di un libro sugli alberi...
Lo consiglio a tutti!
venerdì 6 maggio 2011
Falso mito: biologico costa di più?
Precisando che parlo sempre per mia esperienza, è ormai un bel pò che vado a fare la spesa solo in supermercati biologici, tolte le volte in cui ho bisogno di cose urgenti per i miei figli. Tolte queste volte, il cui motivo è prettamente organizzativo non incontrando un negozio biologico propriamente in ogni angolo di Roma.
Prima, quando andavo ai supermercati tradizionali, spendevo una media di 100 euro a settimana, non contando le volte in cui ci tornavo quotidianamente per cose come pane e alimenti freschi. La spesona mi costava così.. e andavo al risparmio!
Da quando vado al biologico, riesco a farcela acquistando cose anche per 50 euro per tutta la settimana. La carne è esclusa da questa cifra, per un motivo, che non la sto comprando. Altrimenti credo che salirebbe è giusto ammetterlo. Ma pur immaginandola nel mio carrello, non credo che supererei ciò che spendevo prima.
Sarà forse che il negozio biologico, almeno qui a Roma, spesso è più piccolo dell'altro, ma quando andavo al supermercato, compravo sempre cose che non erano nella mia lista della spesa. Cosa che non avviene nella mia mente al biologico.
Credo sia un fattore psicologico... ovviamente nel mio carrello cadono anche schifezze di vario tipo, ma mai quante al supermercato.
Forse anche perché c'è una quantità ridottissima di varietà di insaccati vari, surgelatoni e schifezze?
Questo per dire, che si può fare tranquillamente la spesa al biologico, e no necessariamente andare falliti!
ps ho utilizzato per semplice convenzione il termine "supermercato" per indicare quelli non biologici, e negozio biologico per gli altri.
Esperimento di una consumatrice folle
Vediamo se questo esperimento riuscirà. E' da circa poco più di un anno che mi sono interessata ad un mondo nuovo. Quello dell'ecologia, del bio, del consumo consapevole...
Ancora ne so poco, talmente poco che ho deciso, visto il mio lavoro con il web, di lasciare traccia della mia esperienza, utilizzando questo spazio per annotarci tutte le cose che scopro e tutti i miei cambiamenti di vita.
So benissimo che ancora faccio parte della categoria di consumatori distruttori di questo mondo, ed è proprio per questo che voglio scrivere e prendere appunti, perché fino a prova contraria, carta canta :-)
Ho letto e sto leggendo diversi libri sull'argomento, di cui ne metterò delle recensioni.
Intanto auguro il benvenuto a tutti i lettori
Ancora ne so poco, talmente poco che ho deciso, visto il mio lavoro con il web, di lasciare traccia della mia esperienza, utilizzando questo spazio per annotarci tutte le cose che scopro e tutti i miei cambiamenti di vita.
So benissimo che ancora faccio parte della categoria di consumatori distruttori di questo mondo, ed è proprio per questo che voglio scrivere e prendere appunti, perché fino a prova contraria, carta canta :-)
Ho letto e sto leggendo diversi libri sull'argomento, di cui ne metterò delle recensioni.
Intanto auguro il benvenuto a tutti i lettori
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